RACCORDI INOX IN FARMACEUTICA
L’importanza della finitura superficie sul settore farmaceutico
Rugosità e finitura della superficie: cosa richiede il ramo medico
Grazie al cromo, l’acciaio inox è dotato di un film protettivo sottilissimo che ne impedisce la corrosione, si autorigenera in caso di danneggiamento e rende opzionale la verniciatura. Per definirne la superficie vengono comunque utilizzate molteplici finiture, tra cui si ricordano quelle standard e superficiali meccaniche disciplinate dalla norma EN 10088, che le caratterizza con lettere e con il numero 1 per i laminati a caldo e 2 per i laminati a freddo. Questi trattamenti base, spesso seguiti da successivi aggiustamenti, mirano ad adattare l’estetica naturale dell’acciaio ai contesti più diversi ma anche a diminuirne picchi e avvallamenti. Rugosità e finitura della superficie, infatti, sono intimamente correlate ed è proprio diminuendo la prima che si possono ottenere le caratteristiche igieniche e di sicurezza, richieste dal comparto farmaceutico.
I tipi di finitura
Tra le più comuni finiture superficiali dell’acciaio di ricordano:
- 1D: è ottenuta da una lamiera a caldo trattata termicamente con ricottura e rimozione delle scaglia di acciaieria tramite decapaggio. Ruvida e scarsamente riflettente, come indicato dalla D sinonimo di “dull”, è impiegata soprattutto per strutture non visibili, in cui il fattore estetico risulta trascurabile
- 2D: anche questa finitura prevede decapaggio ma è realizzata tramite laminazione a freddo. Il risultato è una superficie opaca, a bassa riflettività e più levigata rispetto alla precedente, anche se non ai livelli delle 2B o 2R. Gli utilizzi spaziano dal settore industriale e ingegneristico a quello architettonico dove però, ancora una volta, è limitato agli elementi costruttivi con scarse esigenze estetiche.
- 2B: questa finitura parte da una 2D che viene passata con rulli lucidi, per ottenere maggiore riflettività e quell’aspetto pulito, che la rende la più popolare e utilizzata. Spesso, subisce ulteriori trattamenti di lucidatura o spazzolatura.
- 2R: detta anche BA in riferimento al processo termico di Bright Annealed o ricottura brillante, è una finitura molto lucida e scivolosa, poco soggetta alle impurità.. Anche per questo è impiegata in settori critici come quello farmaceutico e alimentare, oltre che in architettura, dove fa risaltare le forme strutturali.
Da citare anche le finiture decorative che, ottenute per stampaggio o laminazione tramite rulli con motivi a rilievo, si distinguono principalmente in
- 2M, dove le lamiere sono lavorate solo da un lato
- 2W: in cui entrambe le facce sono decorate
L’elettrolucidatura
L’elettrolucidatura è un procedimento che sottopone l’acciaio all’azione combinata della corrente elettrica e degli acidi solforico e ortofosforico, per dissolverlo dall’elettrodo anodico e assicurare una levigatura controllata della superficie. Quest’ultima garantisce una bassa rugosità, da cui conseguono vantaggi come:
- La resistenza alla corrosione anche in ambienti salini
- La facilità di pulizia
- Il mancato rilascio di particelle contaminanti e l’assenza delle microabrasioni conseguenti a tecniche alternative e più costose come la smerigliatura, la lucidatura o la levigatura
Per tutti questi plus, l’elettrolucidatura è la strategia d’elezione nel settore medico farmaceutico, dove gli strumenti come pinze, bisturi o protesi, soprattutto se esposti a radiazioni, necessitano di asetticità e regolare sterilizzazione.
I trattamenti superficiali dell’acciaio inox
A seconda dell’estetica e delle specifiche desiderate, l’acciaio può richiedere diversi trattamenti, come
Satinatura: viene ottenuta tramite spazzole rotanti e un’eventuale lavorazione manuale e conferisce all’acciaio un aspetto particolarmente elegante
Lucidatura: dopo diversi passaggi sotti nastri erosivi, l’acciaio inox viene trattato con ingranaggi sisal e paste abrasive e, infine, con ruote di cotone e creme lucidanti. Il procedimento è indicato soprattutto per i semilavorati o i prodotti destinati ai settori farmaceutico e alimentare, che necessitano di superfici con un livello di rugosità molto basso.
Pallinatura: grazie all’azione di ossidi di alluminio, gusci di noce e grani di acciaio, ceramica o vetro, la superficie risulta uniforme, meno soggetta ad aloni, protetta dalla corrosione derivante dall’ossidazione da saldatura e piacevolmente opaca e in grado di contrastare coi piani lucidi.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.